I ragazzi raccontano: Giocare a Calcio a 5

Al giorno d’oggi, fare sport è diventato molto importante, o che serva per mantenerci in forma o che serva solamente per sfogo o alleviamento dello stress, è a parer mio fondamentale.
Io gioco a calcetto nella squadra dell’oratorio di Borgaro, ogni settimana ci alleniamo duramente io e i miei compagni per arrivare poi all’ottenimento della vittoria il sabato.

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I ragazzi raccontano: Visita alla struttura “Casa Mia”

Siamo la classe 2B del plesso Carlo Levi di Borgaro e vorremmo condividere la nostra visita alla casa per anziani “Casa Mia” avvenuta il 22 Dicembre 2016.
Al nostro arrivo siamo stati accolti con affetto e, cosa che non ci aspettavamo, ci è stato offerto persino un goloso spuntino.
Siamo stati condotti, quindi, nel salone, dove ci aspettavano gli ospiti.

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Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne: secondo i ragazzi

Violenza sulle donne

Da dove possiamo cominciare? Non ci dilungheremo molto sulla storia della violenza contro le donne, sui femminicidi che per secoli sono stati giustificati o nascosti. Basta tornare indietro di qualche secolo, al Medioevo, quando una donna non poteva litigare con il marito che subito veniva condannata ad una grave punizione, cioè all’immersione in acqua con lo sgabello. E pensiamo alle donne che venivano accusate di stregoneria solo perché osavano dire ciò che pensavano o non seguivano le regole imposte dall’alto. Non dimentichiamo poi la sottomissione subita da migliaia di mogli e figlie, condannate al silenzio per mantenere il buon nome della famiglia. 
Si tratta di un bagaglio pesante, che solo ora viene aperto e reso pubblico risvegliando la sensibilità di molti che erano all’oscuro o che semplicemente non volevano né vedere né sentire. Perché tutto ciò? Potremmo dare diverse spiegazioni: la prima è il fatto che per millenni l’uomo è stato sempre considerato superiore alla donna, e di fatto è stato in qualche modo giustificato riguardo a certi comportamenti, spesso anche dal mondo cattolico. In secondo luogo una donna fisicamente è più debole rispetto al compagno, dunque è molto facile incuterle timore, alzarle le mani e sottometterla. Tornando però ai giorni nostri, ad emancipazione femminile realizzata quasi in pieno, sembra ancora assurdo che nel mondo ci siano donne sottomesse ai propri compagni, le quali ogni giorno subiscono violenze non solo fisiche, ma soprattutto verbali, spesso peggiori di uno schiaffo. Eppure ci sono, e sono loro stesse donne a non denunciare, a sperare che un giorno la situazione possa cambiare in meglio e che l’uomo di cui sono innamorate si penta e la smetta di rendere la loro vita un inferno. Ma nella maggior parete dei casi questo non succede, e l’attesa di un miglioramento si trasforma nell’attesa della morte. Nessuna di queste donne pensa che il proprio fidanzato o marito possa arrivare a tanto: purtroppo però accade, e da un insulto, da uno schiaffo, da una percossa il passo verso l’omicidio è breve. 
Cosa bisogna fare per evitare ciò? 

La prima cosa è rendersi conto che chi alza le mani, chi insulta, chi offende non ama, anche se successivamente si mostra pentito, pronuncia parole dolci, si presenta con un mazzo di fiori o un regalo. Poi bisogna avere il coraggio di parlare, di farsi aiutare e denunciare: la vita è troppo preziosa per trascorrerla accanto a qualcuno che non ci apprezza, che cede la propria dignità umana e schiaccia la personalità altrui.

Alunni della Classe 3C della Scuola C. Levi

 

Stop alla violenza

La violenza è l’ultimo rifugio degli incapaci, la violenza non è forza ma debolezza e il silenzio aiuta chi fa del male.

Alunni della Classe 3A della Scuola C. Levi

 

25 Novembre

La classe 3D, con l’aiuta dell’insegnante di Italiano, ha composto una breve poesia sul tema delle violenze psicologiche3 che troppe donne subiscono da parte di mariti, di fidanzati, di uomini che si dicono innamorati. È stata intitolata 1522 – Telefono rosa perché questo è il numero telefonico di un’associazione che si occupa di aiutare le donne vittime di violenze, donne che non devono essere abbandonate a se stesse e al loro dolore.

15 22 TELEFONO ROSA 

15 22 Telefono rosa? 
Sono una donna disperata: giorno e notte sono minacciata da hi giura di amarmi sopra ogni cosa. 
15 22 Telefono rosa? 
Mi dice:”Sei nulla senza di me, esisti solo perché ci sono io con te! Sei uscita? 
Con chi sei stata? 
Ma allora vuoi proprio essere picchiata! 
A me solo devi ubbidire O vuoi proprio morire?” 
15 22 Telefono rosa? 
Sono stanca di essere maltrattata, non sono io ad essere sbagliata! 
Aiutatemi: amare significa un’altra cosa! 
15 22 Telefono rosa

Alunni della Classe 3D della Scuola C. Levi

Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne

In occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne la Scuola Media “Carlo Levi” in collaborazione con il Punto Giovani, l’Informalavoro, la Biblioteca e le volontarie di Servizio Civile hanno organizzato un percorso articolato in più fasi. 
In primo luogo il Punto Giovani e le volontarie hanno condotto un laboratorio con le classi seconde e terze in cui sono stati mostrati agli studenti dei materiali multimediali: un video, una canzone e un testo tutti incentrati sulla violenza contro le donne. Queste attività erano finalizzate alla realizzazione di cartelloni con cui i ragazzi hanno potuto esprimere le loro riflessioni e opinioni sull’argomento. 

Il 22 novembre il Punto Giovani ha allestito, presso il Comune di Borgaro, una mostra fotografica realizzata con i ragazzi e ragazze che frequentano il Punto Giovani. Le foto ritraevano giovani donne, interpretate dalle ragazze del Punto Giovani, vittime di violenza fisica e psicologica allo scopo di sensibilizzare gli spettatori e trasmettere anche un messaggio di speranza a chi è in cerca di aiuto. 

In contemporanea alla mostra è stato promosso un concorso che prevedeva la partecipazione delle classi medie attraverso l’ideazione di cartelloni. 
In occasione dell’inaugurazione della mostra sono stati premiati i tre migliori. 

Il premio, messo a disposizione dal Comune di Borgaro, consisteva in alcuni libri, riguardanti il tema del concorso, che andranno ad arricchire la biblioteca della scuola.

Il 2 dicembre gli alunni insieme a l’Informalavoro, la Biblioteca e le volontarie, hanno sfilato per le vie del centro di Borgaro facendo alcune tappe nelle quali i ragazzi hanno appeso simbolicamente alcuni palloncini arancioni. 
Prima tappa davanti al Comune in cui è intervenuta l’assessore ai Giovani Federica Burdisso che ha ringraziato i ragazzi per il lavoro svolto e in cui gli stessi studenti hanno letto dei brani da loro scelti; 
seconda tappa alla Scuola elementare Defassi, di fronte alla panchina rossa, che ha visto l’intervento dell’Assessore alle Pari Opportunità Marcella Maurin. L’Assessore ha sottolineato l’importanza del ruolo dei ragazzi in questa giornata e ringraziato per la loro partecipazione.

Infine l’ultima tappa è stata presso la Biblioteca in cui oltre alle letture dei ragazzi, la Bibliotecaria Sandra Rainero ha parlato della difficoltà delle donne di affermarsi nella società e della discriminazione di genere subita, concludendo questo percorso con alcune riflessioni e auspicando una maggiore consapevolezza da parte di tutti.

Autore:
Francesca e Alessandra, le volontarie del Servizio Civile 2016/2017.

Treno Resistente

La Società Cooperativa Operaia e Agricola, patrocinata dal Comune di Borgaro Torinese, in occasione delle commemorazioni per il 25 aprile, ha organizzato una serata intitolata “Treno Resistente”. Il nome dell’iniziativa allude in parte al “Treno della memoria”, progetto al quale il Comune aderisce da anni, che permette ai giovani che vi partecipano di intraprendere un percorso sulla memoria, attraverso un viaggio che li conduce sino al campo di sterminio di Auschwitz.

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